“Confini” al Premio Arte Laguna, il concorso più influente al mondo per artisti di ogni età, nazionalità e background artistico.
Il concorso mette in mostra le opere dei partecipanti, creando una rete di contatti internazionali ed aprendo ognuno a nuove opportunità di crescita.
Il punto di partenza del progetto “Confini”, presentato al concorso, è del tutto personale: la propensione a considerare i confini inesistenti.
Per quello che mi riguarda il mondo è un infinito e continuo tratto di universo che man mano cambia senza davvero differenziarsi così tanto da tracciare una linea netta di nessun genere, e che l’unico confine è il limite che l’uomo vuole dare a se stesso.
L‘opera fotografica si presenta come un’installazione con un photobox centrale retroilluminato a LED, controllato da un telecomando, e due piedistalli con due oggetti sopra (la serie comprende otto trittici) ripresi da un lato e dall’altro del confine.
La foto presentata per il concorso è stata scattata tra Sardegna e Corsica, nello Stretto di Bonifacio. Tra le due nazioni non c’è nemmeno la distanza di 12+12 miglia nautiche, che per convenzione è il tratto di mare appartenente a ciascuno stato. Sul piedistallo, ampolle d’acqua prelevate dalla Corsica e dalla Sardegna.
Dov’è il confine?
Qui l’intera serie: www.simplemag.it/vitofusco/confini/
